Elezioni Amministrative
8 e 9 giugno 2024
Roberta Bonori Sindaco

NO al decreto «interpretativo» del governo

«È gravissimo che il Governo cambi le regole per le elezioni regionali in corso d’opera» ha dichiarato il segretario del PD di Bologna, Andrea De Maria. «Così facendo si compie una scelta grave e inaccettabile. Dopo le leggi ad personam arriva il decreto ad listam

«Quanto è stato deciso per il Lazio e la Lombardia rappresenta uno schiaffo per Bologna, perché – lo voglio ricordare ancora una volta – con un provvedimento pienamente legittimo si poteva consentire ai bolognesi di scegliere Sindaco e Consiglio comunale già a marzo, o al più tardi prima dell’estate. Chi premia oggi il mancato rispetto delle regole è chi ha colpito i diritti democratici dei cittadini bolognesi. Ancora più grave, se possibile, è il fatto che esponenti del Pdl bolognese abbiano paventato uno scambio fra i diritti democratici dei cittadini di Bologna e questa sanatoria che ha davvero poco a che vedere con la democrazia.
Penso che a Bologna e in tutto il Paese si debba sviluppare un grande movimento di protesta contro queste azioni di forza, che sovvertono le regole a gara in corso, peraltro senza nemmeno attendere le sentenze del Tar.
Sarà anche l’occasione per continuare a chiedere che il Governo faccia almeno una cosa giusta e consenta alla nostra comunità di scegliere al più presto con il voto democratico chi la deve governare.»

Rosy Bindi, presidente dell’Assemblea nazionale del PD prima ancora della pubblicazione del testo avvisava:
«Quando si contrappone la forma alla sostanza, soprattutto in materia di regole elettorali, si minano le fondamenta della vita democratica.
Se il testo del decreto legge sulle elezioni regionali è quello anticipato dalle agenzie di stampa siamo di fronte a norme non interpretative ma modificative e con profili di incostituzionalità. La Corte Costituzionale potrebbe quindi dichiarare l’incostituzionalità del provvedimento e tra un anno si tornerebbe a votare. Questo accade perché in Italia ci sono un governo e una maggioranza che continuano a umiliare le regole, la Costituzione e la sovranità popolare.»

Una prima iniziativa di protesta

Sabato 6 marzo, alle ore 19 presso il Centro Civico Lame, in via Marco Polo 51 a Bologna, in occasione di un’iniziativa elettorale già programmata, si terrà un primo momento di protesta contro il «interpretativo» voluto dal Consiglio dei Ministri per salvare le liste del Pdl in Lazio e Lombardia.
Sarà anche l’occasione per continuare a chiedere che il Governo faccia almeno una cosa giusta e consenta alla nostra comunità di scegliere al più presto con il voto democratico chi la deve governare.”

Gli iscritti e gli elettori del Pd sono invitati ad essere presenti.

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